Si è pensato quindi di fare delle misure più accurate possibile utilizzando un cilindro di vetro caratterizzato dalle seguenti misure (per chi vuole ripetere la prova) anche se sarebbe meglio utilizzare della plastica e occhiali di protezione:

  • Diametro = 0,125 m
  • Sezione = 0,012 m2
  • Volume = 0,0061 m3

Come sensore si è utilizzato un gas detector MESTEK CGD02A che fornisce i valori in PPM con una discreta precisione.

Si sono fatte due prove:

  1. Inserendo 0,5 ml di Acetone, dopo circa 15 minuti si sono fatte le misure alle varie altezze alla temperatura di circa 21,8 °C.
  2. Inserendo 2 ml di Acetone, dopo circa 15 minuti si sono fatte le misure alle varie altezze alla temperatura di circa 21,8 °C.

Di seguito i grafici delle due misurazioni.

Sembrerebbe che a basse concentrazioni la stratificazione è lineare in funzione della profondità mentre aumentando la concentrazione diventa più rapida. Si possono fare alcune osservazioni:

  1. I vapori sono più pesanti dell’aria e stratificano in basso, molto in basso e li rimangono per tempi infiniti.
  2. Un fusto industriale con un residuo di solvente infiammabile è molto pericoloso se si va a saldare o tagliare con la fiamma acetilene perché può esplodere.
  3. Bonificare un fusto è una questione molto delicata, occorre capovolgerlo e fare uscire i vapori in ambiente aperto o ancora meglio prelevare i vapori con un impianto di aspirazione Atex. L’utilizzare l’acqua non è sempre una bella idea perché la maggior parte dei solventi organici non si diluiscono in acqua (benzina).
  4. Quando si utilizzano solventi organici (Acetone, Alcool, Toluene, ecc) per operazioni di pulizia anche lieve bisogna sempre chiedersi dove vanno a finire i vapori. Siccome vanno a finire in basso occorre fare attenzione a tombini, fosse e avvallamenti.
  5. Le aperture di ventilazione collocate in alto degli armadi certificati per liquidi infiammabili non servono a nulla, le aperture vanno fatte in basso.
  6. Le cappe di aspirazione con la presa in alto sono inutili a meno che ci sia una velocità dell’aria almeno pari a circa 0,5 m/s nel punto di produzione dei vapori.
  7. Piccole quantità di liquido infiammabile possono già creare atmosfere potenzialmente esplosive. In un bidone da 200 litri bastano per esempio: 7 g benzina, 10 g di nitro diluente, 10 g di toluolo, 11 g di acetone; queste quantità sono paragonabili a 1 o 2 cucchiai di liquido.

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Dott. Fisico Giovanni Gavelli - Studio di Fisica Applicata

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