La combustione è una reazione chimica di ossidazione capace di propagarsi ad alte velocità ed accompagnata da manifestazioni luminose con produzione di calore e di sovrappressioni. La reazione deve coinvolgere più sostanze, l’ossidante (ossigeno) e la sostanza ossidabile (combustibile). Oltre all’Ossigeno che è presente in aria in una concentrazione pari al 21 % in volume sono comburenti anche quelle sostanze che liberano facilmente l’ossigeno contenuto (permanganati, nitrati, ecc.). Come in tutte le reazioni chimiche anche quella di combustione necessita di un’energia di attivazione (innesco). Una volta innescata la combustione, questa alimenta il calore necessario facendo si che il processo continui.

Se rovesciamo per esempio della benzina all’interno di una stanza chiusa sono possibili due eventi nefasti:

  • Si crea una pozza di benzina e si innesca immediatamente. Quello che succede è un classico INCENDIO. Il calore prodotto all’interno della stanza aumenta nel tempo finché non si arriva alla condizione di Flash Over , ovvero la temperatura è talmente alta (> 500 °C)  che ogni materiale combustibile presente nella stanza si incendia contemporaneamente. L’incendio può durare molte ore.

 

  • Si crea una pozza e per un certo tempo non succede niente salvo l’evaporazione del liquido infiammabile. Dopo un certo tempo tutta o quasi la benzina è evaporata e nell’ambiente è presente una atmosfera potenzialmente esplosiva. Se si manifesta un innesco l’atmosfera si accende e avviene il fenomeno dell’ESPLOSIONE che dura al massimo pochi millesimi di secondo, tutta l’energia contenuta nella benzina viene immessa nell’ambiente creando una forte sovra pressione e onda d’urto.

Le esplosioni dovute alla presenza di liquidi infiammabili avvengono in generale solo se il liquido ha avuto il tempo di evaporare. Le cose vanno in maniera diversa se siamo in presenza di gas (metano, GPL) . In questi casi la tendenza è quella di essere predominanti fenomeni esplosivi. Occorre dire che quando si parla di rischio esplosione bisogna tenere presente che :

  • Possono bastare poche quantità di materiale per creare anche danni seri. (Basta pensare a quanta energia è immagazzinata in un litro di benzina). Inoltre per alcuni liquidi infiammabili, a causa del loro basso LEL , la quantità in gioco per creare un’atmosfera esplosiva può essere veramente irrisoria.
  • Un incendio può inoltre creare esplosioni a causa del riscaldamento di recipienti (bombole) contenenti  gas o liquidi infiammabili e anche liquidi normalmente non infiammabili a temperatura ambiente (gasolio, oli).

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Dott. Fisico Giovanni Gavelli - Studio di Fisica Applicata

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