Gli sbalzi termici elevati sono possibili sia in inverno che in estate, ma le situazioni più critiche si presentano, per il caso analizzato, in corrispondenza di condizioni estive estreme nelle quali non è difficile creare differenziali dell’ordine di 10 - 15° C fra interno ed esterno, questi sbalzi termici possono preludere a danni per la salute. Le norme tecniche non prevedono indicazioni precise e non pongono limiti specifici in merito ai range di sbalzi che non rappresentano rischio per i lavoratori o viceversa quali possono essere gli sbalzi termici che possono arrecare danno alla salute dei lavoratori. Secondo alcuni studi medici è consigliato non effettuare repentinamente passaggi tra ambienti con differenza di temperatura superiore ai 5 - 6°C, mentre è altamente sconsigliato passare velocemente tra ambiente con differenza superiore ai 15 - 18°C. Dato che non è possibile annullare gli sbalzi termici, è necessario adottare procedure organizzative tali da ridurre la velocità di passaggio tra due ambienti nel caso che la loro differenza di temperatura superi i 5 - 10°C. Per la valutazione del rischio da sbalzi termici sono state ipotizzate le seguenti fasce di rischio:

 

Sbalzo di temperatura tra due ambienti

Fascia di rischio

Meno di 5°C

Trascurabile

Tra 5 e 10°C

Basso

Tra 10 e 15

Medio

Oltre 15°C

Alto

 

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