Il gasolio è caratterizzato da una temperatura di infiammabilità superiore a 50 °C, di conseguenza a temperatura ambiente non sviluppa vapori potenzialmente infiammabili. In letteratura esistono però dei casi in cui alcune centrali a gasolio sono state oggetto di esplosione dovute al surriscaldamento di gasolio finito accidentalmente su parti calde degli impianti o per fuoriuscita in forma nebulizzata da tubazioni di alimentazione o durante il carico delle cisterne.

Il gasolio in forma nebulizzata risulta infatti, che se anche a temperatura ambiente, infiammabile.

All’interno delle centrali termiche l’alimentazione dei bruciatori avviene nella parte bassa spesso tramite tubi flessibili. Durante il funzionamento e in caso di guasto/perdita è probabile la formazione di una nube di gasolio nebulizzato. Occorre proteggere/segnalare le tubazioni da urti o inciampi che potrebbero creare la fuoriuscita di gasolio ovvero fare attenzione a eventuali perdite e sgocciolamenti.

 Questo è il motivo per cui può capitare che in caso di incidente un automobile (autobus, articolato) alimentata a gasolio prenda fuoco o addirittura esploda. La pressione generata durante l'urto può comprimere il serbatoio di gasolio e immettere nell'ambiente gasolio nebulizzato facilmente infiammabile e innescabile.

Dott. Fisico Giovanni Gavelli & Partners

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